Il volo singolo


Per volo singolo non intendo indicare un volo in cui a bordo ci sia una sola persona, ma il volo di una sola mongolfiera o, al massimo, tre. Questo tipo di volo è quello che più si presta a imprese particolari legate alla sensibilità del singolo pilota o del particolare gruppo di amici, per il ridotto numero di permessi da chiedere.Dice che ha pagato! La mongolfiera infatti può decollare da qualunque posto sufficientemente ampio, purché in zone consentite, con il solo obbligo della notifica all'ente preposto per il controllo e seguendo tutte le direttive che il controllo stesso vorrà impartire. Sapendo scegliere la zona di volo, non esistono altri permessi da chiedere. Il Lazio offre diverse opportunità di volo che, nel rispetto delle norme, possono soddisfare le più disparate esigenze.Ad esempio la maremma Laziale a nord di Roma offre voli stupendi su ampi spazi verdi oppure su paesi archeologicamente importanti come Tarquinia, Sutri o Nepi. Sempre a nord di Roma si possono programmare voli avventurosi sul lago di Bolsena. Scendendo verso sud è possibile volare sui castelli romani partendo dalla piana dei Pratoni del Vivaro, dove si avrà anche l'assistenza degli amici paracadutisti del centro diretto da Lino della Corte (sono laziali, è vero, però il volo accomuna tutte le fedi sportive e supportano volentieri anche mongolfiere giallorosse come la mia), e ancora più giù, sulla pianura pontina, con voli più tranquilli ma non meno entusiasmanti per il bel panorama che spazia dal mare del Circeo ai monti Lepini.

Il volo di gruppo


Un numero di mongolfiere superiore a tre comporta problemi di gestione da parte del controllo del traffico aereo per cui non è più accettabile effettuare operazioni come se si volasse da soli. Immaginate venti mongolfiere che partono tutte da uno stesso campo di decollo, ma poi si sparpagliano per il cielo ognuna con una sua propria direzione. In questo caso si passa all'organizzazione di una manifestazione aeronautica che comporta la richiesta di molteplici permessi. Il primo ente coinvolto è l'Aero Club d'Italia al quale dovrà essere inviata tutta la documentazione necessaria e che rilascerà il parere definitivo. Altri enti coinvolti sono l'ENAC, Ente Nazionale Aviazione Civile che emetterà il NOTAM appropriato, l'ENAV, Ente Nazionale di Assistenza al Volo che fornirà il proprio parere sui problemi relativi alla gestione traffico aereo e imporrà, se necessario, limiti orizzontali e verticali allo spazio aereo interessato, le direzioni aeroportuali interessate, i vigili del fuoco per i permessi di loro competenza, le varie prefetture coinvolte, ecc. ecc. Sarà necessario, inoltre, nominare un direttore dei voli che curerà i collegamenti con il controllo e con le mongolfiere in volo. Come avrete capito, non è facile far volare insieme più di tre mongolfiere, però i nostri enti di controllo, aeronautici e non, sono stati sempre molto disponibili e ci hanno sempre consentito di praticare il nostro sport anche in gruppi più o meno numerosi. Naturalmente bisogna saper dimostrare professionalità e competenza.

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